Il Sud che riscopre le sue Origini

Il Sud che riscopre le sue Origini
"Ni son todos los que están, ni están todos los que son" Gli Ebrei del Sud Italia che riscoprono le loro tradizioni di Sefarditi

3 nov 2012

Rabbi Leone da Modena: Ebrei Sefarditi Iberici-una cosa la Religione una cosa l'Osservanza

בית ספרד

Historia de' Riti Hebraici- Rabbi Leone da Modena




I Riti degli Ebrei Sefarditi Iberici indicano una propensione all'osservanza che si distingue dall'essere religiosi. Rabbi Leone da Modena scritto sull' Historia de' Riti Hebraici, indica come l'osservanza piu' alta consiste nell'acquisizione di un sistema prima di tutto logico, ma anche molto semplice, cosa che garantiva a ogni Ebreo Sefardita Ispanico di seguire i precetti. Tipicamente scientifica, la mentalita' dei Sefarditi Iberici porta con se' l'insegnamento di grandi Maestri che sapevano legiferare ed interpretare il significato del vivere una vita Ebraica per tutti con la piu' profonda osservanza, non meccanica ma sempre viva. E' proprio da scritti come questo che riusciamo a capire che il vero equilibrio vitale nell'uomo sta nel trovare la giusta via tra il modo pratico ed i sentimenti in esso contenuti. Un'osservanza così semplificata fino alla linearita', nasconde oltremodo un sentimento profondo di non eccedere nelle tradizioni ma di osservarle nel loro stato originale senza una eccessiva interpretazione. Nella vita cio' che e' semplice lontano dalla mano dell'uomo, e' certamente piu' vicino al Signore. Era questa l'Osservanza dei Sefarditi Ispanici, che li ha resi apparentemente poco religiosi, questo perche' il loro fine era di rimanere piu' osservanti.

Sabado 3 de Noviembre de 2012 - 18 Cheshvan 5773 -20.30 hr                                                                                                 






Leone da Modena , anche Leon Modena o in ebraico traslitt.Yehudah Aryeh Mi-modena (in ebraico: יהודה אריה ממודנה ) (Venezia1571 – 1648) era uno studioso ebreo discendente da nota famiglia francese, che era emigrata in Italia dopo l'espulsione degli ebrei dalla Francia.


Rabbino e scrittore, di famiglia ebraica ferrarese, trasferitasi a Venezia per il terremoto del 1570, Leone da Modena fu ricondotto a Ferrara dove fu un fanciullo prodigio, lettore in sinagoga di brani profetici dall'età di due anni e mezzo. Benché insegnasse a Ferrara e altrove, restò sempre particolarmente legato a Venezia, dove trascorse la maggior parte della sua vita. Ebbe vita burrascosa condizionata dai debiti come appare dalla sua autobiografia Chaye Jehuda. Studiò e presentò l'ebraismo con obiettività e con senso storico, precorrendo di due secoli i fautori della “scienza del giudaismo”. Tra le sue opere: Scudo e targa, in ebraico, confutazione di una serie di argomenti contro la tradizione rabbinica sollevata da Uriel Acosta; Historia de' riti hebraici, esposizione del modo di pensare e di vivere degli Ebrei, per informare uno studioso cristiano, e numerosi epitaffi.