Il Sud che riscopre le sue Origini

Il Sud che riscopre le sue Origini
"Ni son todos los que están, ni están todos los que son" Gli Ebrei del Sud Italia che riscoprono le loro tradizioni di Sefarditi

6 ott 2012

Gli Anusim: Ebrei per l'Halacha'


Vico Equense-Tramonto

Continuando a parlare di "Anusim", questo gruppo così particolare si considera per la Halacha' un gruppo di Ebrei a tutti gli effetti. Come nella lettera di Rabbi Aron Soloveichik, il quale chiarisce che questi Ebrei discendenti da famiglie scappate alla Inquisizione hanno diritto al ritorno, si discute sempre piu' ampiamente se si possa applicare ad essi un reintegro nella Comunita' attraverso formali Conversioni. In accordo con quanto la Halacha' impone, non e' possibile convertire chi e' Ebreo per cui solo un percorso di ritorno e' da ritenersi corretto per gli Anusim.


Rabbi Barbara Aiello-Sinagoga Ner Tamid del Sud

Sono spesso le correnti Ebraiche piu' ortodosse di tradizione Askenazita che non accettano questa normativa, sebbene la tradizione Sefardita ha sempre applicato questo tipo di ritorno inquanto i Sefardim hanno sempre saputo vivere senza creare barriere e differenze tra loro, per cui ne segue che nella tradizione Sefardita non esiste una corrente Progressiva, Conservativa o Liberale che si contrapponga a quella Ortodossa, ma semplicemente una Tradizione Sefardita di Osservanza con l'accettazione di maggior o minor osservanza, che e' poi in Italia assolutamente la stessa cosa anche nelle Comunita' Ortodosse.



Avendo vissuto per lungo tempo a Londra e conoscendo bene quanto le Comunita' Ortodosse siano attente ad una osservanza minuziosa, posso confrontare e definire l'Ortodossia Italiana, tranne pochissime eccezioni che riguardano l'Ebraismo delle Comunita' Lubavich, una Ortodossia Moderna dove l'osservanza nel Tempio e' rigorosa, ma non nella Comunita' stessa e dove gli scambi sono molto pochi e la vita Comunitaria nella gran parte dei casi quasi non esiste. Non vi e' una netta differenza di osservanza tra questo tipo di Ortodossia e quella delle Comunita' Conservative e Liberali in Italia, che sebbene viste come "non riconosciute" perche' così gli si appone l'etichetta spesso e volentieri senza buoni motivi, invece vivono un Ebraismo molto rigoroso, sia nell'osservanza che nell'educazione ebraica a cui dedicano moltissimi sforzi, proprio perche' consapevoli di quanto sia importante la trasmissione dell'educazione da una generazione all'altra. Non e' comprensibile quindi come si possa accettare oggi giorno una simile separazione se di fatto in Italia non esiste. Forse l'unico punto che veramente non e' in comune e' che nell'Ebraismo Conservative e Liberale si accetta che le donne studino  in egual maniera con uguale responsabilita' degli uomini e che salgano sulla Tevah, e che svolgano anche ruoli di Rabbino. Del resto e' anche vero che ultimamente proprio da Israele arriva una scia di modernita' dove proprio i Rabbini donna iniziano ad essere accettati. C'e' quindi da chiedersi se l'Italia sia al passo con Israele, o se questa prerogativa nasconda una semplice volonta' di NON inclusivismo e pluralismo che comunque non e' al passo con la visione piu' aperta che stesso lo Stato di Israele ha iniziato a promuovere.


Naturalmente le differenze ci sono, e comunque ogni gruppo continua a portare avanti visioni separate, sebbene oggi una possibilita' di esempio di Modernita' nell'Ebraismo potrebbe proprio essere il "vecchio" modello Sefardico. Bisogna pero' sottolineare che non tutti i Sefardim avevano questa visione aperta, ad esempio i Sefardim di paesi Africani tutt' ora non hanno una visione così aperta, mentre erano e sono gli Ispanici, ossia Spagnoli e Portoghesi, che hanno da sempre posseduto questa identita' di appartenenza tipicamente Sefardita che faccia prevalere l'unita' Ebraica rispetto alle differenze. Gli Anusim essendo Sefarditi, secondo le Comunita' Sefardite a cui fanno ritorno ed a cui appartengono sebbene nella Diaspora, rimangono Ebrei in ogni caso. E' questo un esempio di "Antica-Modernita'" che oggi sarebbe una immagine positiva di Ebraismo nel mondo. Oggi sempre piu' i gruppi Ebraici si trovano davanti ad azioni di chiaro antisemitismo, ma i motivi di questo sono anche dovuti alla divisione stessa del popolo Ebraico che invece di essere unito nelle sue differenze troppo spesso preme per far prevalere una tradizione piuttosto che un'altra. La cosa genera necessariamente una divisione interna che certamente porta una immagine negativa dell'Ebraismo stesso. Purtroppo la realta' attuale dei fatti e' che gli Ebrei stessi essendo divisi, non collaborano tra di loro, per cui non e' possibile avere una voce forte che li rappresenti nel mondo e di conseguenza sempre piu' spesso maggioranze che non certamente agiscono per il loro bene, decidono cosa sara' il loro destino, il destino del Popolo Ebraico. Pero' un movimento nuovo certamente dovra' nascere, dove chi agisce con forza dovra' necessariamente lasciar posto ad una visione piu' Democratica, che vada al passo con i tempi: oggi e' il Mondo stesso che chiede maggiore chiarezza, che non vuole piu' accettare imposizioni, ma vuole essere parte partecipe nella vita di ogni giorno, dove l'amicizia prevale sull'ostilita', dove le diversita' vengono coese da meccanismi di rispetto reciproco. In questo ambito e solo verso questo cammino si potra' intraprendere una strada nuova dove chi ne beneficera' saranno proprio gli Ebrei, perche' se si ottiene tolleranza ed accettazione reciproca, eliminando tutti i meccanismi ostili di intolleranza ed imposizione, certamente si arriverebbe ad una svolta. Il mondo si deve trasformare in un luogo piu' civile, appunto dove gli Ebrei vengano rispettati, certo, ma come tutti eguali, e dove essendo uno dei precetti fondamentali dell'Ebraismo "ama il prossimo tuo come te stesso", proprio il prossimo venga considerato. 

Troppo spesso la politica ha preso il posto dei veri precetti e le mizvoth da seguire. Iniziamo veramente a seguirle, ma con il cuore non meccanicamente, tenendo presente anche chi ci sta accanto. Le prime discriminazioni sono quelle interne, e spesso sono molto evidenti. Articoli dove si scriva che un movimento non e' riconosciuto dall' UCEI indica una chiarissima discriminazione, che oggi giorno non solo non e' piu' ammissibile, ma ancor piu' non da' una bella immagine degli Ebrei all'esterno, senza contare che UCEI ovviamente nasce dopo molte delle realta' Progressiste Francesi, dove molti Ebrei anche Italiani facenti parte delle Comunita' Liberali sono affiliati. E' inutile scrivere che non si riconosce qualcosa che e' nato prima, perche' veramente indica solo un chiaro intento di NON inclusivismo e politico di mettere da parte un Movimento addirittura precedente.

In Italia anche il Movimento Ortodosso e' molto diviso, non esiste una vera unita' all'interno dell'UCEI perche' lo stesso meccanismo che esiste al di fuori si riversa all'interno e spesso chi prevale non e' nemmeno la maggioranza. Sarebbe molto piu' semplice, almeno al Sud, essendo le emergenti Comunita' di origine Sefardita, portare questa tradizione, che anche nell'Ortodossia ha saputo nei secoli mantenere la sua unita' salda ed indelebile.



בית ספרד